Stylos, la colonna luminosa di Flos adatta ad ogni ambiente
Lineare e allo stesso tempo affusolata, perfetta per ambienti minimalisti e moderni, Stylos, la lampada creata dall’architetto Achille Castiglioni per Flos è un’icona del design amata in tutto il mondo. Un classico senza tempo che non teme il passare delle mode o degli anni.
Fedele al suo etimo – colonna, in greco antico – , Stylos, nasce nel 1984 ma è ancora estremamente attuale. Si tratta di un un tubo luminoso alto 2 m e del diametro di 17 cm, che riprende un’idea per l’illuminazione della scalinata della Triennale di Milano.
L’involucro cilindrico in poli-metilmetacrilato bianco opalino, dello spessore di 4 mm, non essendo possibile formarlo mediante estrusione, è ottenuto per centrifugazione in uno stampo tubolare. Ancorato a terra da un sottile disco di acciaio mediante tre supporti che lo sollevano per la ventilazione e il passaggio del cavo di alimentazione, il diffusore contiene due lampadine orientate verso l’alto, l’una rivolta verso il pavimento, l’altra all’estremità superiore. Proprio questa caratteristica dà la possibilità alle sorgenti, azionabili separatamente, di offrire tre differenti situazioni luminose: un’inconsueta luce diffusa dal pavimento, con la sola sorgente inferiore, un’illuminazione indiretta e diffusa con quella superiore, un’unica colonna di luce con I’accensione contemporanea di ambedue.
Un gioiello del design che produce luce diffusa e indiretta
Design semplice, lineare, Stylos, con la sua forma cilindrica si adatta perfettamente ad ogni ambiente della casa, creando un’atmosfera calda ed accogliente grazie alla sua luce soffusa. La linea affusolata si combina con ogni stile di arredamento, soprattutto se moderno, pulito e minimale, e può impreziosire tutti gli ambienti, dal soggiorno alla camera da letto, senza dimenticare lo studio e la zona lavoro. Studiata da Achille Castiglioni appositamente per produrre una luce diffusa ed indiretta, che si diffonde sia dal basso, sia dalla parte superiore, la lampada si accende e si spegne tramite il doppio interruttore a pedale montato sul cavo elettrico di alimentazione.
Chi era Achille Castiglioni
Achille Castiglioni nasce a Milano nel 1918, ed è stato un architetto, designer e accademico tra i più importanti del panorama italiano e internazionale. Ultimo dei tre fratelli Castiglioni, dopo la laurea in architettura, nel 1944 presso il Politecnico di Milano, inizia a lavorare nello studio già fondato dai fratelli Livio e Pier Giacomo. Quando, nel 1953, Livio decide di proseguire la sua carriera in autonomia, lo studio viene portato avanti da Achille e da Pier Giacomo, i quali, molto affiatati, debuttano realizzando allestimenti per i padiglioni fieristici di aziende come la RAI, Montecatini, Eni, coinvolgendo figure come Bruno Munari e Max Huber, e sperimentando soluzioni innovative, soprattutto per la parte del progetto relativa all’illuminotecnica. Parallelamente sviluppano anche l’attività di progettazione architettonica, con la realizzazione di edifici importanti come il Palazzo della Permanente (1952), la chiesa parrocchiale S. Gabriele Arcangelo in Mater Dei (1956), la sede della Camera di commercio (1958).
Durante le mostre “Forme e colori nella casa d’oggi” a Villa Olmo, Como (1957) e “La casa abitata” a Firenze (1965), i fratelli Castiglioni presentano una serie di oggetti che sintetizzano il loro linguaggio, nel quale la funzionalità e il minimalismo si coniugano con l’impiego di oggetti anonimi rivisitati in chiave ironica: tra questi c’era anche la lampada Luminator, oggi prodotta da Flos, già premiata con il Compasso d’Oro nel 1955. Lo stesso premio, che lo ha visto protagonista per 8 volte, gli è stato attribuito, nel 1979, anche per la lampada Parentesi prodotta dall’azienda di Merano.
In quasi 60 anni di attività, in cui ha contribuito a rivoluzionare il design e a diffondere il made in Italy, Achille Castiglioni ha realizzato più di un centinaio di oggetti, alcuni dei quali sono inseriti nella collezione permanente del MoMA di New York e in altri importanti musei. L’architetto muore nel 2002, all’età di 84 anni, nel suo studio di Piazza Castello, a Milano, dal 2005 trasformato nello Studio Museo Achille Castiglioni.