L’identità del brand viene raccontata attraverso collezioni diverse, tutte con in comune l’unione del fatto a mano e della tecnologia. Tra le collezioni prodotte da Mutina Azulej combina linguaggi diversi valorizzando il ricordo del cemento idraulico con il design di Patricia Urquiola.
Mutina è un modo inedito di guardare alla ceramica non più come semplice rivestimento, ma come progetto d’interior design.
Abbiamo citato Patricia Urquiola ma in realtà nel mondo di Mutina e delle sue piastrelle orbitano personaggi come Edward Barber e Jay Osgerby, Rodolfo Dordoni, Ronan e Erwan Bouroullec, Tokujin Yoshioka, Yael Mer e Shay Alkalay di Raw Edges, Inga Sempè, Konstantin Grcic, in pratica il firmamento del design al completo.
Il team Mutina condivide dei valori e una sfida comune, quella di utilizzare colori definiti non colori dal bianco ad un’ampia gamma di neutri da coordinare o contrastare, senza smettere mai un costante lavoro di ricerca stilistica e tecnologica.
Le piastrelle Mutina vengono utilizzate per ambienti pubblici e privati, per vestire le architetture e decorare gli interni, anche per spazi istituzionali dedicati all’arte come la Tate Modern.
Numerosi sono i premi vinti da Mutina per le sue piastrelle, per i rivestimenti ceramici da pavimento e da parete, e questo non sorprende visti alcuni dei progetti realizzati con le collezioni di questo brand tradizionale e rivoluzionario allo stesso tempo.
Dallo Skiathos Blu Hotel al Gaku Sushi Bar il risultato è di sicuro effetto, soprattutto con le ceramiche Mutina della collezione Aluzej, un inno ai pattern da combinare in infinite soluzioni stilistiche.