Quello tra architettura e interior design è un binomio che ha segnato profondamente il mondo dell’arredamento e le sue evoluzioni degli ultimi decenni.
Da Vincent Van Duysen all’eccellenza italiana rappresentata da Antonio Citterio, sono tanti gli architetti che si sono calati nei panni dell’interior designer trasformando gli ambienti grazie ad una visione fortemente influenzata dagli studi accademici, con arredi pensati non solamente in base alla propria forma ma anche in relazione allo spazio circostante.
Sono state proprie le idee e le filosofie di alcuni di questi architetti a fornire la base di partenza per lo sviluppo di diversi prodotti iconici realizzati dai brand di design e finiti nelle case del pubblico italiano e internazionale, motivo per cui anche SAG’80 è impegnato ormai da svariati decenni a collaborare con i marchi e gli architetti più prestigiosi per offrire soltanto il meglio alla propria clientela.
I talenti dell’architettura che trasformano gli spazi
Il contributo degli architetti nel settore dell’interior design ha causato una sorta di rivoluzione nel modo di intendere gli spazi, sia per quanto riguarda le forme esterne che lo sfruttamento delle superfici interne.
L’architetto belga Vincent Van Duysen è uno dei nomi che meglio esemplifica il rapporto che può crearsi tra questi due mondi: dopo gli studi in architettura, le prime esperienze e l’apertura del proprio studio, Van Duysen è diventato direttore creativo di Molteni&C e Dada, influenzando con il proprio stile sia i flagship store aziendali che le nuove collezioni, con oggetti caratterizzati da uno stretto rapporto con l’architettura esterna degli edifici nei quali sono collocati.
Anche Antonio Citterio può fregiarsi di un percorso simile: ottenuta la laurea in architettura, il suo divano Sity progettato per B&B Italia ebbe il merito di anticipare i tempi, proponendo un divano in linea con una rinnovata concezione del soggiorno, destinato negli anni successivi a diventare un luogo non soltanto da esibire ma nel quale trascorrere momenti di condivisione e convivialità.
Determinante è stata anche l’impronta lasciata da Zaha Hadid, scomparsa nel 2016 ma non prima di aver influenzato grazie all’utilizzo di linee fluide e forme futuristiche tanto il mondo dell’architettura quanto quello dell’interior design.
L’influenza degli architetti rinomati sull’interior design
Ma in che modo e perché numerosi architetti di prestigio hanno saputo influenzare le convenzioni dell’interior design? A giocare un ruolo fondamentale è certamente la visione d’insieme tipica di chi opera nel campo dell’architettura, che porta inevitabilmente a considerare la connessione tra spazi interni ed esterni.
Questo vuol dire, per esempio, che gli spazi esterni presi in considerazione da un architetto durante un lavoro di ristrutturazione, come terrazze o verande, vengono progettati in modo da avere un impatto anche sugli ambienti indoor. Similmente, gli architetti ricercano per questo anche una coerenza a livello di stile, con un design interno che sia in grado di comunicare in modo armonioso anche con quello degli spazi outdoor.
Inoltre, anche su aspetti come la disposizione delle stanze, l’illuminazione e l’utilizzo di elementi strutturali gli architetti possono offrire prospettive e soluzioni differenti rispetto a chi è abituato a lavorare sui singoli ambienti.
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