Living Minotti, linee essenziali per un’eleganza senza tempo
Le nuove frontiere dell’abitare passano per la progettazione di soluzioni che esaltano l’unicità dei materiali e l’approccio meticoloso alla confezione sartoriale. Una filosofia che rappresenta pienamente quella di Minotti, azienda d’eccellenza del made in Italy che dagli anni ‘50 realizza arredi dal design ricercato, contemporaneo, attento al dettaglio e dalle ispirazioni esotiche e intramontabili.
Caratteristica delle ultime collezioni firmate Minotti è la riduzione del sottile confine tra indoor e outdoor, senza soluzione di continuità. Infatti l’azienda, nata nel 1948 a Meda, specializzata proprio nell’impreziosire il living unendo savoir faire artigianale ed innovazione, e i designer che vi collaborano propongono una nuova visione della zona living, con sistemi di sedute ed elementi d’arredo che disegnano lo spazio tra giochi di linee, accostamenti inaspettati di texture e ricchezza di materiali. Mix che fondono la maestria artigianale italiana ai background e all’estetica dei designer provenienti da tutto il mondo, ciascuno capace di portare all’interno del mondo Minotti il proprio stile e la propria filosofia.
Roger, il divano multitasking firmato da Rodolfo Dordoni
Poliedrico, eclettico, sempre moderno. Roger, il divano firmato da Rodolfo Dordoni per Minotti è come un’installazione site-specific, ogni volta creata a misura dello spazio che la ospita secondo le specifiche richieste del suo committente: un progetto aperto, da comporre con fantasia e da personalizzare con stile. Un divano che risponde ad ogni esigenza di layout e che non pone limiti alla progettazione, in cui sono protagonisti morbidi volumi, confezione sartoriale e tappezzeria sofisticata.
Il sistema di sedute è composto da tre elementi: Roger Suite, con cuscino seduta, Roger Spring, una seduta monoblocco con un inserto interno in molle insacchettate che garantisce l’indeformabilità alla seduta, completamente trapuntata sulla superficie e Roger Spring Sofà con una profondità ridotta e senza braccioli.
Gli elementi sono progettati sia con schienali alti che bassi, diversi tipi di braccioli e la possibilità di inserire elementi d’appoggio e contenimento, a sbalzo sul retro o in posizione terminale, adiacente alla seduta. Un sistema che può dar vita ad un numero infinito di declinazioni, sia in ambito residenziale che hospitality.
Patio, il divano da esterni che mescola materiali ricercati
Realizzato come fosse un mosaico dinamico, formato da tessere di semplici forme geometriche, il sistema di sedute Patio, disegnato dallo studio italo-danese GamFratesi per Minotti, propone un mix inaspettato di materiali diversi: alluminio, legno, pietra, corda.
Dotato di grande versatilità compositiva, si può riconfigurare a misura dello spazio a disposizione e dell’atmosfera che si vuole creare. Infatti il progetto della struttura della base del divano consente agli elementi di avere varie declinazioni, creando zone conversazione, relax e situazioni vis-à-vis, intervallando le sedute con tavolini e corredandole di pouf e panche, soluzione che permette di rispondere sia alle esigenze di terrazze metropolitane di dimensioni contenute, sia di spazi outdoor molto generosi.
Le molteplici composizioni sono rese ancor più interessanti dall’abbinamento sapiente dei materiali selezionati: alla base in alluminio estruso verniciata opaca nelle due tonalità Écru e Testa di Moro si accompagnano schienali in acciaio, rivestiti in corda intrecciata in filato di polipropilene, secondo un disegno geometrico di scuola scandinava.
Torii, contaminazioni made in Japan per la seduta adatta all’indoor e all’outdoor
Concepita per rispondere ad esigenze come funzionalità ed ergonomia, Torii, dal designer giapponese Oki Sato, fondatore dello studio Nendo, gioca con la stondatura dei volumi, la leggerezza degli spessori e l’apparente semplicità formale di ispirazione giapponese. Ha uno schienale a cerchio perfetto, dalla sofisticata leggerezza visiva che accoglie la seduta imbottita. Un tocco poetico e prezioso quello che Sato dà a questa collezione che sottolinea l’approccio haute couture nella confezione sartoriale di Minotti. Una seduta che è stata progettata da principio per l’indoor, per poi migrare nei living all’aperto e negli ambienti hospitality.
Sulla base in teak naturale o mogano tinto dark brown, retta da gambe in alluminio verniciate in finitura lucida anti-touch color bronzo, poggia la struttura in tubolare d’acciaio verniciato dello schienale, intrecciata in corda, nei due colori écru e testa di moro, con un disegno ispirato alla paglia di Vienna, ma a maglia più larga.
Superquadra, la panca dai volumi aerei che si rifà ad un progetto urbanistico brasiliano
Un nome che ha una storia quello di Superquadra, la panca realizzata da Studio mk27 per Minotti. L’architetto brasiliano Marcio Kogan, autore della serie di elementi di arredo si è ispirato al progetto urbanistico pilota di Lúcio Costa con Oscar Niemeyer, concepito nel 1956 per un quartiere residenziale di Brasilia e articolato in moduli abitativi base. I volumi squadrati dei celebri edifici sospesi su agili pilotis si ritrovano reinterpretati a caratterizzare mobili contenitori, panche, coffee table, consolle e tavoli della famiglia Superquadra, simbolo di essenzialità grafica.
Gli elementi poggiano su una base con gambe in aggetto, in alluminio verniciato lucido color Brandy, che conferisce ai prodotti grande leggerezza estetica. Il design sobrio è bilanciato da un mix di materiali di qualità – marmo, legno, tessuto e pelle – impiegati per i piani di appoggio e di seduta, interpretati in chiave materica moderna.
Una linea, quella di Kogan per Minotti, che riafferma l’identità di uno stile che affonda le sue radici negli anni Cinquanta, strizzando l’occhio al passato ma rimanendo sempre perfettamente contemporaneo.
