Dare carattere a un ambiente con le librerie di design più famose
Rendere gli ambienti di una casa luoghi con una forte personalità e un’identità ben definita è possibile scegliendo elementi di arredo in grado di saper scrivere una nuova storia all’interno delle abitazioni. Per ogni zona si può ricreare uno spazio speciale, adatto alle esigenze di chi lo vive ogni giorno e in grado di far compiere un salto di qualità al sentimento che si prova stando a casa.
Una maniera per valorizzare e dare carattere a un ambiente è certamente il ricorso a librerie di design famose che, con loro linee decise e mai banali, espressione di uno stile unico, cambiano il volto degli angoli in cui sono inserite. È la funzione del design nella mente di chi lo ha progettato, artisti sempre alla ricerca del connubio perfetto tra utilità e bellezza.
Un’Azienda leader e due nomi per due grandi progetti dal design inconfondibile e inimitabile: Franco Albini realizza per Cassina la libreria Infinito che contiene al suo interno infinite possibilità compositive, mentre Vico Magistretti firma Nuvola Rossa, una libreria iconica dove il gioco delle forme è elegante e fuori dal tempo.
Anche la luminosità è carattere. Spazio quindi alle intuizioni di luce suggerite da Artemide: La Tizio è una lampada rivoluzionaria e coraggiosa.
Arredare e separare con la libreria Infinito di Albini per Cassina
Se si pensa al carattere nel segno della dinamicità e della versatilità, la libreria di design Infinito disegnata da Franco Albini per Cassina tra il 1956 e il 1957 ne è un esempio davvero riuscito. Tra le librerie di design famose e capaci di resistere alle mode del momento, la Infinito di Albini è l’ideale sia per arredare sia per separare e delineare le diverse zone della casa. È difatti una libreria molto flessibile e si può combinare all’infinito.
Trova la sua collocazione sia a parete ma anche al centro della stanza a fungere proprio da elemento divisorio. La sua struttura, modulare e versatile è composta da montanti in legno massello, regolabili in altezza fino a 3 metri, ante a battente, ante a ribalta e mensole ed è realizzata e proposta nelle finiture in frassino naturale, frassino tinto nero o Noce canaletto. La Infinito non necessita l’ancoraggio a parete, ma svetta libera, leggera eppure solida ad arredare un soggiorno, uno studio o altri ambienti della casa. Grazie ai montanti fissati a pressione è una libreria dal doppio volto, utilizzabile su ambedue le facciate pronte a ospitare nei suoi ripiani libri, oggetti preziosi che danno un tocco di originalità alla casa.
La Infinito è a ragione inserita tra le librerie di design più famose grazie alle infinite combinazioni a cui dà vita.
Bisogna solo avere fantasia e lasciarsi ispirare dal buongusto.
La rivoluzione della luce sulla scrivania da lavoro nata con la Tizio
“Mi piace la luce che cade solamente sul foglio di carta davanti a me.”
Con queste semplici parole Richard Sapper, il grande designer tedesco, racconta della Tizio, la lampada da tavolo creata nel 1972 per Artemide.
La storia di questo oggetto iconico inizia da una conversazione tra Sapper ed Ernesto Gismondi, fondatore di Artemide, che desiderava una lampada da tavolo flessibile, poco ingombrante, in linea con le esigenze che aveva quando lavorava e che non lo costringesse, come disegnatore, a stare troppo vicino al riflettore. Gismondi suggerì anche il nome: Tizio, un oggetto in grado di convincere e soddisfare chiunque. E la Tizio è pienamente riuscita nel suo compito perché è una lampada all’apparenza semplice ma che nasconde al suo interno una combinazione vincente di tecnica e disegno. Ma non solo. Le sue forme ricordano quelle di una scultura contemporanea in metallo con rivestimenti in nylon rafforzato dalla fibra di vetro.
Dal punto di vista strutturale la Tizio è una lampada da scrivania costituita da due coppie di bracci paralleli regolabili dall’utilizzatore per trovare la miglior disposizione della luce. La base è il cilindro che contiene il trasformatore sulla cui superficie è applicato l’interruttore tramite cui si accende la lampada con due intensità di luce differenti. Due fasce sorreggono i bracci metallici che consentono di indirizzare la direzione della luce, diretta e orientabile, che risulta un equilibrio di pesi e contrappesi.
Sin dal suo esordio la Tizio è entrata di diritto tra gli oggetti di design più iconici, simbolo di qualità, bellezza e funzionalità e da lampada da lavoro è diventata popolare a apprezzata anche come complemento di arredo per interni. Per un motivo forse semplice ma rivoluzionario ai tempi della sua prima messa in produzione: era una lampada da lavoro senza fastidiosi cavi elettrici. Nessun ingombro ma solo la luce diretta emanata da un oggetto intramontabile.
Il lusso nell’essenzialità con la libreria Nuvola Rossa di Vico Magistretti per Cassina
E’ il 1977 quando Cassina decide di fidarsi e affidarsi alla visione estetica di Vico Magistretti: da qui nasce Nuvola Rossa essenza di bellezza, lusso e semplicità.
Nuvola Rossa è ancora oggi una delle librerie di design più famose e più apprezzate.
È una libreria che ha personalità ed è, come nella mente del suo creatore, una struttura architettonica che diventa complemento di arredo dettando la forma finale dell’oggetto. La realizzazione nasce da progetti che Magistretti portava avanti da più di trent’anni: una libreria basata sul meccanismo di una scala a pioli appoggiata alla parte e che una volta aperta si sarebbe trasformata in una tenda indiana.
La struttura pieghevole è il perno di tutto perché sorregge i sei ripiani di cui si compone la libreria, conferisce un ruolo centrale alle cerniere e soprattutto può essere utilizzata anche come divisorio. Nuvola Rossa è una libreria senza fianchi che sono sostituiti, impagabile intuizione architettonica di Magistretti, dalle diagonali di controventatura. È disponibile in faggio naturale oppure laccato nei colori nero, bianco, rosso o in Noce canaletto.
È una libreria vivibile, dalle forme giuste, che dona familiarità all’ambiente in cui viene inserita; è qualcosa di essenziale e irrinunciabile.
Nuvola Rossa è soprattutto la personalità del suo autore che, in un periodo in cui il design rinunciava alle produzioni in serie virando verso modalità di espressione stilizzata, ha realizzato non una serie anonima e sostituibile bensì elegante, ingegnosa, semplice e diretta.
In poche parole, insostituibile.